Acqua dolce dal mare prodotta in modo sostenibile.

Impianti di desalinizzazione sostenibili
Azienda olandese sta realizzando in tutto il mondo Impianti di desalinizzazione sostenibili

In Olanda producono acqua dolce dal mare. Ma è diverso sa altre soluzioni: hanno sviluppato un sistema di desalinizzazione fotovoltaico che trasforma in acqua dolce potabile il mare nel rispetto della sostenibilità.

LA DESALINIZZAZIONE DELLE ACQUE DEL MARE

L’azienda Elemental Water Makers trasforma l’acqua marina in acqua potabile usando sole e vento, rivoluzionando la desalinizzazione con energie rinnovabili.

Nel 2022, oltre 700 milioni di persone, cica il 9% della popolazione mondiale, non avevano accesso all’acqua potabile. Questo problema, che persiste da anni, continua a causare gravi rischi sanitari e peggiorerà ulteriormente a causa dei cambiamenti climatici con gravi impatti anche sociali.

La soluzione dell’azienda olandese punta a desalinizzare l’acqua marina utilizzando esclusivamente fonti di energia green. Questo approccio promette di trasformare un procedimento tradizionalmente energivoro in una tecnologia più rispettosa dell’ambiente.

LA MAGIA DELL’OSMOSI INVERSA

Il sistema funziona grazie ad una tecnologia basata su un processo di osmosi inversa. L’acqua salata viene filtrata attraverso particolari membrane che separano il sale e le impurità, lasciando passare soltanto acqua dolce potabile.
La particolarità di questo sistema è il sistema di alimentazione energetica. Invece di consumare grandi quantità di energia fossile tradizionale, sfrutta energie rinnovabili: solare ed eolica.
Grazie ai processi messi a punto, l’energia raccolta viene quindi immagazzinata sotto forma di pressione idraulica. Questo consente alla stazione di funzionare ininterrottamente, anche con condizioni climatiche variabili. 

Questo sistema è particolarmente adatto alle aree più remote e alle zone dove l’accesso all’acqua potabile è molto complicato. 
Un esempio di applicazione è alle isole Maldive. Nell’arcipelago sta rifornendo di acqua dolce una struttura turistica. Una dimostrazione evidente quindi che questa tecnologia può essere applicata con successo in situazioni reali.

Nel complesso, Elemental Water Makers è già attiva con progetti in oltre 30 Paesi. Ha prodotto più di 1.955.725 metri cubi di acqua potabile contribuendo a eliminare l’emissione di 9.777 tons di CO₂. Ecco la “magia” dell’acqua dolce dal mare in modo sostenibile.

I RICONOSCIMENTI

Questo sistema che crea acqua dolce dal mare è stato premiato dalla Solar Impulse Foundation . L’organizzazione seleziona tecnologie in grado di offrire soluzioni ecologiche mantenendo adeguata l’efficienza produttiva.

La tecnologia per la sostenibilità è in perfetta sintonia con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite (Agenda ONU 2030). In particolare l’SDG n. 6, che mira a garantire l’accesso universale all’acqua potabile entro il 2030.

 

L’Economia Circolare nel ciclo di vita dei prodotti

Schema di Economia Circolare nel ciclo di vita del prodotto.
Schema di Economia Circolare nel ciclo di vita del prodotto.

Le opportunità dell’Economia Circolare nel ciclo vita dei prodotti, dal punto di vista produttivo e organizzativo. Argomento ancora poco approfondito dalle imprese.

I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CIRCOLARE

L’Economia Circolare offre diversi approcci per ridurre il consumo di materie prime e la produzione di rifiuti attraverso tutte le fasi del ciclo di vita di un prodotto.

Questa impostazione, di conseguenza, va oltre il mero concetto di riciclo enfatizzando diverse tipologie di strategie. Dall’estensione della vita utile dei prodotti, alla rigenerazione di risorse naturali. Dalla mitigazione sostanziale dell’impatto ambientale, all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, meglio ancora se autoprodotte.

LE AZIONI CHIAVE DELL’ECONOMIA CIRCOLARE

Le azioni chiave dell’Economia Circolare quindi prevedono:
🌱riduzione dei consumi di materiali fin dalla ideazione di un prodotto (ecodesign)
🌱 attenzione alle risorse necessarie nei processi produttivi
🌱 abilitazione al riutilizzo e alla condivisione del bene per aumentarne il periodo di vita effettiva, a prescindere dall’utilizzatore effettivo
🌱 rigenerazione di ecosistemi e biodiversità rilasciando in natura eventuali sostanze nutritive generate dalle lavorazioni

Prevedere strategie di Economia Circolare nei modelli di business è pertanto essenziale per raggiungere gli obiettivi sempre più sfidanti della Sostenibilità, come gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda ONU 2030.

Spesso le opportunità di efficienza e razionalizzazione dei costi sono trascurate e l’unico spunto valutato e la corretta raccolta differenziata finalizzata al riciclo.

L’ECONOMIA CIRCOLARE NELLE IMPRESE DI SERVIZI

A maggior ragione, risulta più complesso da immaginare nelle imprese di servizi, meno legate all’utilizzo di materiali e processi produttivi. Sono invece comunque interessate, seppure in modalità differenti, ad affrontare il tema dell’economia circolare ciclo vita di un servizio. Si tratta di analizzare i processi e le organizzazioni e studiare soluzioni.

Quindi anche banche, assicurazioni, imprese di servizi, commerciali possono ragionare in ottica di Economia Circolare.

Con Progetti Sostenibili aiutiamo le aziende e le organizzazioni a sviluppare questo potenziale attraverso strategie e progetti all’interno di un piano di iniziative ESG per la sostenibilità.

EDUcicletta mobilità urbana sostenibile

EDUcicletta, educazione ciclistica per giovani ciclisti in erba
La sostenibilità urbana non è solo una parola d’ordine, ma una necessità impellente per il nostro futuro. Le nostre città sono sempre congestionate. L’inquinamento continua a rappresentare una seria minaccia per la nostra salute e il nostro ambiente. Occorre ripensare il modo in cui ci muoviamo. Per questa ragione abbiamo pensato ad un format sulla cultura della mobilità leggera. EDUCICLETTA mobilità urbana sostenibile, educazione ciclistica per giovani ciclisti in erba

La mobilità leggera, l’educazione stradale e il mobility management sono tre pilastri su cui costruire un futuro più verde e vivibile per tutti.

L’evento

Progetti Sostenibili è orgogliosa di annunciare la sua partecipazione alla 𝗠𝗶𝗹𝗮𝗻𝗼 𝗚𝗿𝗲𝗲𝗻 𝗪𝗲𝗲𝗸 𝟮𝟬𝟮𝟰 𝗰𝗼𝗻 𝗘𝗗𝗨𝗰𝗶𝗰𝗹𝗲𝘁𝘁𝗮. Un laboratorio dedicato all’educazione ciclistica stradale per i ciclisti in erba. 

L’appuntamento

Domenica 29 settembre dalle 15.30 in Cascina Cuccagna a Milano. 𝗜𝗻𝗴𝗿𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗟𝗶𝗯𝗲𝗿𝗼.

Durante questo evento, avremo l’opportunità di promuovere la mobilità sostenibile con  EDUcicletta  evento per la mobilità urbana sostenibile. Format pensato per educare i bambini (ma non solo) all’uso consapevole, corretto e sicuro della bicicletta.

𝗘𝗗𝗨𝗰𝗶𝗰𝗹𝗲𝘁𝘁𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗲̀ 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝘂𝗻 𝗴𝗶𝗼𝗰𝗼, 𝗺𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝘀𝗲𝗿𝗶𝗲 𝗱𝗶 𝘀𝗽𝘂𝗻𝘁𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗽𝗿𝗼𝗺𝘂𝗼𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗻𝗲𝗶 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗽𝗶𝗰𝗰𝗼𝗹𝗶 𝗹’𝗶𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗺𝗼𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗹𝗲𝗴𝗴𝗲𝗿𝗮. A𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗴𝗿𝗮𝘇𝗶𝗲 𝗮 𝗶𝗻𝗶𝘇𝗶𝗮𝘁𝗶𝘃𝗲 𝗱𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗲𝘀𝘁𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗻𝗲𝗶 𝗽𝗮𝗿𝗰𝗵𝗶 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮𝗱𝗶𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝗰𝗶𝗰𝗹𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗶 𝗲𝗱𝘂𝗰𝗮𝘁𝗶𝘃𝗶.

Crediamo fermamente che educare i più giovani alla sostenibilità sia sempre un investimento per il futuro. Necessario per preparare una nuova generazione di cittadini attenti e consapevoli.

La bicicletta è uno strumento potente non solo per ridurre l’inquinamento, ma anche per promuovere uno stile di vita sano e attivo. Le città devono di conseguenza affrontare sfide (CO2, particolati, traffico) incentivare l’uso della bicicletta attraverso l’educazione è una strategia vincente.
Progetti Sostenibili propone iniziative di sensibilizzazione e supporto alle organizzazioni che desiderano adottare politiche di mobilità sostenibile.

Partecipare alla MilanoGreenWeek è un’occasione unica per condividere le nostre idee in un contesto dedicato ai temi di sostenibilità e ESG. Quindi EDUcicletta evento per la mobilità urbana sostenibile sarà una vetrina per discutere di mobilità urbana leggera.

La mobilità sostenibile è il futuro e con Progetti Sostenibili vogliamo contribuire a costruirlo, un passo (o una pedalata) alla volta.

𝗗𝗼𝗺𝗲𝗻𝗶𝗰𝗮 𝟮𝟵 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟱.𝟯𝟬. 𝗖𝗮𝘀𝗰𝗶𝗻𝗮 𝗖𝘂𝗰𝗰𝗮𝗴𝗻𝗮, 𝗠𝗶𝗹𝗮𝗻𝗼 (zona V.le Umbria/P.le Lodi).
𝗟’𝗲𝗻𝘁𝗿𝗮𝘁𝗮 𝗲̀ 𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮. 𝗩𝗶 𝗮𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗶𝗮𝗺𝗼, 𝗻𝗼𝗻 𝗺𝗮𝗻𝗰𝗮𝘁𝗲!

La collaborazione

Progetti Sostenibili partecipa all’evento della Milano Green Week 2024 grazie alla gentile collaborazione con Greenlife Coach di Rossella Mileo e Cascina Cuccagna.

 

EDUcicletta evento di formazione per mobiolità sostenibilie
Formazione su mobilità sostenibile

Greenwashing nel Finance: un pericolo emergente


European Banking Authority (EBA), EIOPA ed ESMA, le authority di vigilanza europee in ambito Finance hanno pubblicato un report sul tema Greenwashing. Evidenziano la necessità di un approccio coordinato per frenare il Greenwashing nel finance, pericolo emergente anche in questo ambito.

Sta emergendo quindi in modo sempre più evidente perché in grado di fuorviare gli investitori. In un momento in cui occorre invece promuovere trasparenza e fiducia, e che richiede un approccio coordinato, anche al di fuori dei confini UE.

Cos’è il Greenwashing

Il Greenwashing è la pratica di fare dichiarazioni relative alla Sostenibilità che non riflettono accuratamente il vero profilo di impatto ambientale. Che si tratti di una società o di un prodotto o di un servizio, anche finanziario.
Questa pratica può fuorviare i consumatori e gli investitori, con ricadute negative indirette su tutto il settore.

Un aspetto quindi che impone agli operatori di mercato di assicurarsi sempre di fornire informazioni sulla sostenibilità che siano eque, chiare e non fuorvianti.

Si sono evidenziati ampi margini di miglioramento per rendere il quadro di supervisione più efficace e incisivo.

Collaborazione con l’Unione Europea

In primo luogo promuovendo la massima coordinazione e collaborazione all’interno dell’UE. Ma non solo.
I rapporti delle ESA si concentrano solo sul settore finanziario UE, ma si riconosce che Greenwashing richiede una risposta globale. Necessaria pertanto una stretta cooperazione tra supervisori finanziari e lo sviluppo di standard interoperabili per le disclosure sulla sostenibilità.
Le Authority stanno migliorando i loro processi di monitoraggio e la loro capacità di rilevare il Greenwashing, esaminando criticamente le dichiarazioni relative alla sostenibilità in vari settori.
Tuttavia, le autorità nazionali si trovano a fronteggiare ancora limitazioni in termini di risorse, accesso all’expertise e qualità dei dati.

La supervisione efficace e coerente delle dichiarazioni relative alla sostenibilità ed ESG è fondamentale per la protezione degli investitori. Questo vale a partire dal Bilancio di Sostenibilità, nuovo strumento di comunicazione e controllo previsto dalla direttiva CSRD.

Con un approccio basato sul monitoraggio effettivo dei rischi, si promuovono azioni di supervisione comuni a livello dell’UE. Devono riguardate tutta la catena del valore degli investimenti sostenibili e si continuerà a favorire una supervisione convergente ed efficace.

La gestione degli impatti sulle catene di fornitura per gli ESG

I principi ESG mettono in luce il rapporto tra rischi e impatti delle catene di fornitura e delle filiere in cui operano le aziende.

Riprendendo un contributo di Giacomo Dalseno, gli ESG mettono in luce diversi impatti per le aziende derivanti dalla gestione della catena di fornitura:

🧿Quali sono gli impatti possibili sulle aziende:

1. Interruzione del flusso di materiali:
Problemi con i fornitori possono interrompere il flusso di produzione, causando ritardi e deficit di produzione.

2. Impatto sui tempi di consegna:
Ritardi nella consegna delle materie prime o dei prodotti finiti possono incidere negativamente sulla logistica aziendale e sulla soddisfazione dei clienti.

3. Gestione finanziaria del fornitore:
Se i fornitori incontrano problemi finanziari, potrebbero non essere in grado di fornire materiali in tempo o mantenere una qualità costante, il che può causare problemi operativi per l’azienda.

4. Perdita di autorizzazioni ad operare:
Questioni di reputazione legate a pratiche non sostenibili o violazioni dei diritti umani possono compromettere la reputazione dell’azienda, mettendo a rischio la sua capacità di operare.

🧿Altri rischi interni che possono manifestarsi:

1. Cattiva gestione interna:
La mancanza di una gestione efficace delle relazioni con i fornitori può portare a problemi come scarsa qualità dei materiali, inefficienze operazionali e aumento dei costi.

2. Scarsa trasparenza:
Una scarsa visibilità sulla catena di fornitura, specialmente con fornitori di sub-tier, può nascondere rischi significativi come l’uso di manodopera non etica o pratiche ambientali dannose.

3. Competenze inadeguate:
Se il personale incaricato della gestione dei rischi ESG non è adeguatamente formato o non ha le competenze necessarie, le politiche ESG potrebbero non essere implementate correttamente.

4. Conflitti tra reparti: Se gli obiettivi di sostenibilità non sono allineati con quelli di procurement, potrebbero esserci conflitti che rendono difficoltosa l’implementazione delle pratiche ESG.

🧿Cause dell’interruzione del flusso di materiali:

1. Disastri naturali:
Inondazioni, terremoti o altri disastri possono distruggere infrastrutture critiche e interrompere le catene di fornitura.

2. Problemi politici o legali:
Sanzioni, guerre, instabilità politica o cambiamenti normativi possono impedire ai fornitori di operare normalmente.

3. Problemi finanziari del fornitore:
Se un fornitore entra in bancarotta o affronta difficoltà finanziarie, potrebbe non essere in grado di fornire materiali tempestivamente.

4. Problemi qualitativi:
Se i materiali forniti non rispettano gli standard qualitativi richiesti, potrebbero essere rifiutati, causando interruzioni nel flusso di materiali.

5. Incidenti operativi:
Incidenti come incendi, esplosioni o guasti alle attrezzature possono interrompere la produzione e quindi il flusso di materiali.

L’importanza di gestire i rischi ESG nella catena di fornitura è di conseguenza cruciale per mitigare questi impatti e garantire una operatività aziendale continua e sostenibile.

Occorre quindi partire da una mappatura dei rischi sistematica e organica, da aggiornare nel tempo.

Droni a idrogeno per consegne medicinali

A Venezia è stato presentato un sistema di consegna di medicinali grazie ad un drone con motore a idrogeno.

Alternativa a quelli elettrici, i droni a idrogeno vivono una promettente fase di sviluppo in Veneto che sta implementando una nuova forma di trasporto merci a cominciare dai medicinali.

Mentre SAVE, la società di gestione dell’aeroporto di Venezia, progetta già di produrre in casa l’idrogeno «verde» al servizio dei suoi vertiporti.

I primi voli sono già stati compiuti, come nel caso del video mostrato ieri del trasporto di materiale biomedicale consegnato da un’idroambulanza ad un drone alla Stazione Marittima del Tronchetto, per il trasferimento all’ospedale di Venezia: è il primo volo in Italia di un drone ad idrogeno.

Oltre alla parte tecnica e operativa, i soggetti partecipanti a questo rivoluzionario progetto stanno definendo regole e standard da integrare con ENAC, ente responsabile per il traffico aereo.

Vuoi guadagnare di più? Pedala!

Finalmente qualcuno che paga i collaboratori anche in base alle scelte su come recarsi sul posto di lavoro.

No, non succede in paesi nord-europei super sviluppati in tema di ambiente e sociale, ma a Battipaglia, piccolo comune di 50.000 abitanti nella provincia di Salerno.

L’iniziativa ha come obiettivo quello di contenere il livello delle emissioni atmosferiche dovute all’utilizzo di macchine e trasporti pubblici. Si vuole promuovere la mobilità ma soprattutto consapevole ma anche i benefici che questa può avere sul benessere della comunità e dell’ambiente.

Il progetto Bike to Work ha liquidato ben 1.356,73 € (fino a un massimo di 100 € al mese) a tutti i temerari che si sono recati a lavoro in bicicletta nel 2023.

Il premio in denaro viene liquidato previa verifica del tracciamento del percorso casa – lavoro attraverso un’app, da utilizzare obbligatoriamente da parte dei destinatari. In questo modo il Comune ha potuto accertarsi che i partecipanti al progetto andassero veramente al lavoro.  

Sono sempre più numerose le città che stanno attivando iniziative di mobilità sostenibile volte a diminuire le emissioni: Bari, Cuneo, Foggia, Pescara, Rubano e Torino.

L’Italia procede con l’agrivoltaico sospeso

Agrivoltaico Fotovoltaico in terreni agricoli
Agrivoltaico – Fotovoltaico in terreni agricoli

Il governo italiano ha definito la strada, gli obiettivi di installazione di impianti di energia rinnovabile saranno raggiunti privilegiando impianti agrivoltaici a terra o sospesi, che non “consumano” territorio coltivabile. Viene accolta quindi una delle istanze degli agricoltori.

La stampante 3D più grande al mondo sarà in grado di costruire interi quartieri

L’Università del Maine supera sé stessa e presenta la stampante 3D più grande al mondo, quattro volte superiore in dimensione della precedente già vincitrice del Guinness World Record 2019 come “più grande stampante polimerica” mai creata. 

La stampante 3D più grande al mondo a polimeri termoplastici è progettata per realizzare oggetti di dimensioni superiori ai 30 metri di lunghezza, 9,7 mt di larghezza e 5,4 metri di altezza e può stampare fino a 227 kg (500 libbre) all’ora. Una volta completata, la macchina sarà in grado di dar vita ad interi quartieri sostenibili e molto altro in poco tempo, investendo su una produzione ecologica rispettosa dell’ambiente ed economicamente vantaggiosa per moltissimi settori, tra i quali la sicurezza nazionale, l’edilizia accessibile, la costruzione di ponti, le tecnologie per l’energia oceanica o eolica

CSDDD approvata dal Parlamento Europeo

Parlamento Europeo approva la direttiva CSDDD
Parlamento Europeo approva la direttiva CSDDD

Il Parlamento Europeo ha approvato, innalzando le soglie di applicabilità, la Direttiva sulla Due Diligence di Sostenibilità (CSDD). Le norme UE richiedono alle imprese europee di sottoporre ad audit i propri fornitori lungo l’intera catena di approvvigionamento globale, comprese tutte le relazioni commerciali dirette e indirette. Nel processo sono coinvolte anche le piccole e medie imprese, in quanto le grandi aziende indurranno anche le PMI al rispetto dei requisiti di due diligence nell’ambito ESG.

Obiettivo della direttiva è prevenire gli impatti negativi delle attività aziendali sui diritti umani, del lavoratore e dell’ambiente.