Nel 2023 temperature in Europa di oltre 1° sopra la media

Le temperature stanno salendo più rapidamente in Europa che in altre parti del pianeta. L’allarme è contenuto nell’ultimo rapporto del servizio di monitoraggio dell’Ue sul clima, Copernicus, pubblicato in coincidenza con la Giornata mondiale della Terra

I dati climatici di Copernicus indicano che lo scorso anno solo Norvegia, Svezia e Germania settentrionale si sono in parte sottratte a un cambiamento climatico consistente che ha riguardato tutta l’Europa. Le temperature si sono attestate tra 1 e 1,12 gradi centigradi sopra la media e oltre 2,5 gradi rispetto ai livelli pre-industriali.

Gli incendi nel 2023 hanno bruciato in Europa 5mila chilometri quadrati di territorio, un’area paragonabile a Berlino, Londra e Parigi messe insieme. 

Italia, Grecia e Slovenia hanno subito gravi inondazioni invece tra maggio e settembre, dovute a un aumento delle precipitazioni del 7 per cento. 

Secondo gli scienziati si stanno riscaldando anche i mari, con le acque a ovest dell’Irlanda e del Regno Unito 5 gradi più calde della media.

Clima, sparito un decimo dei ghiacciai delle Alpi nel 2023

“Questo potrebbe influenzare l’intera circolazione oceanica ed è di vitale importanza perché sappiamo che il clima europeo è reso molto più mite in inverno grazie a questo flusso di condizioni caldo-umide attraverso la circolazione atlantica, quindi qualsiasi interruzione di questa avrebbe gravi conseguenze anche per l’Europa” spiega Richard Allan, climatologo dell’università di Reading, nel Regno Unito.

Il riscaldamento climatico sta già cambiando il paesaggio dell’Europa. Copernicus segnala come nel 2023 lo “scioglimento dei ghiacciai sia stato eccezionale“. Sulle Alpi in particolare è andato perso un decimo dei ghiacciai.

Le microalghe, risorsa per il futuro

Le microalghe rappresentano il nuovo strumento per la lotta al cambiamento climatico. Un cibo estremamente proteico come la spirulina, che permette di produrre l’equivalente delle proteine di una bistecca con molto meno uso di acqua e suolo. Ma non solo, possono essere usate anche come vere e proprie spugne in grado di pulire l’ambiente dalla CO2 e altre sostanze nocive, e gli scarti? Si bruciano e se ne fa energia o si usano come fertilizzanti nel terreno.

Microalghe da filtro per l’aria a produzione di biomassa per agricoltura ed energia

Restando in tema alimentare per produrre 1 kg di soia servono circa 6mila litri di acqua, mentre per 1 kg di carne ne servono circa 10-11 mila litri, mentre per la Spirulina bastano 2mila- 2.100 litri.

In Sardegna si sta avviando un impianto che a breve arriverà a produrre circa 60 tonnellate anno di microalghe. Rispetto al consumo di suolo pensiamo che servono ettari su ettari per produrre la soia e solo pochi ettari per realizzare le microalghe.

Come anticipato oltre a rappresentare una risposta alla emergenza cibo, le microalghe possono essere utilizzate come “spugne” cattura di CO2. 

La Spirulina può arrivare a fissare fino a due volte il suo peso di anidride carbonica, dimostrando una capacità di fissazione per ettaro per anno maggiore di quella di altre tipologie di colture.

Per ogni kg di spirulina, circa 1,9kg di CO2 vengono sottratte all’ambiente.

Per avere un termine di paragone, ricordiamo che un ettaro di bosco fissa circa 6,4 ton di CO2 all’anno, il mais ne fissa circa 30-35 ton/ettaro di CO2, mentre la Spirulina può arrivare a 80-100 Ton/ettaro di CO2 fissata in un anno.